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Urban Air Mobility (UAM): Mobilità Aerea Urbana e Vertiporti

Quello che segue è un racconto di fantasia, seguito da un analisi dati alla mano, che tenta di ipotizzare un futuro prossimo dove gli scenari di Mobilità Aerea Urbana con i droni si siano concretizzati nel migliore dei modi possibili.


Milano 2035.

Ore 7.45, sono pronto a lasciare l’appartamento per recarmi al lavoro. Nell’ultimo decennio i prezzi degli immobili nella cerchia interna della città sono cresciuti enormemente così ho deciso, come molte altre persone, di acquistare una proprietà nei sobborghi, ad alcuni chilometri dalla metropoli, dove i prezzi restano tutt’ora molto più accessibili.

Giusto un controllo veloce alle condizioni meteo nel caso minacciasse pioggia e poi, uscendo di casa, apro “MyMobility”, un’app per smartphone che centralizza tutti i servizi di mobilità urbana. In pochi secondi pianifico il percorso più rapido per la mia destinazione nella maniera più efficiente possibile, notando con un sorriso l’assenza di notifiche di eventuali disagi lungo il percorso. Poco male: l’app avrebbe comunque trovato il modo più efficiente per aggirarli anche senza il mio intervento.

Nonostante non sia la scelta principale, vista la bella stagione e la giornata primaverile, decido di usufruire del bike sharing per raggiungere il Vertiporto più vicino. L’applicazione reagisce a questa mia variazione ed aggiorna in autonomia percorso e tempo di viaggio.

Pochi minuti e sono in vista del Vertiporto, uno dei tanti ormai, situati sia all’interno della città, in luoghi strategici, che in tutto l’hinterland con una copertura geografica studiata per essere il più efficiente possibile ed in continua ed inarrestabile espansione.

Come previsto ci sono molte auto e mezzi pubblici che confluiscono all’edificio composto da un parcheggio sotterraneo tramite il quale, una volta lasciato il proprio mezzo, è possibile accedere direttamente al piano più alto della struttura dove è presente uno dei primi Vertiporti d’Italia. Quando fu costruito, nel 2030, lo scetticismo la fece da padrone, nessuno infatti credeva più di tanto in una simile modalità di trasporto: “è pericoloso” si diceva oppure “non c’è ancora la tecnologia necessaria”. Quei tempi sono finiti e quei dubbi fanno parte di un passato che in realtà è meno remoto di quello che sembra. Ad oggi infatti la situazione è molto diversa: solo da questo Vertiporto si contano ogni ora più di 300 tra decolli e atterraggi, ogni singolo giorno, di ogni settimana, di ogni anno.

Una volta sul tetto, grazie alla registrazione fatta in precedenza ed ai software di biometria facciale mi vengono automaticamente addebitati i tre Euro necessari al tragitto e mi viene consentito di oltrepassare quasi istantaneamente i rigidi controlli di sicurezza presenti. Il costo del viaggio, grazie ai grossi investimenti fatti in infrastrutture a livello globale non è molto cambiato dalla nascita del servizio ad oggi mentre, al contrario, la qualità di Vertiporti e Droni per la mobilità Aerea Urbana è andata costantemente ed inesorabilmente migliorando nel tempo.

Ora posso prendere posto sul drone passeggeri che mi viene indicato dal sistema insieme ad altre tre persone dirette al mio stesso Vertiporto di destinazione. In meno di un minuto otteniamo l’autorizzazione al decollo da parte del Controllo Traffico Aereo sulla base di protocolli di gestione e di sicurezza sviluppati in collaborazione con le più importanti agenzie aeree ed aerospaziali del mondo. Le possibilità di errore o di collisione in tutte le fasi di decollo, volo ed atterraggio, grazie alle avanzate tecnologie di comunicazione tra aeromobili ed ai sistemi di scansione in tempo reale, sono state da tempo rese letteralmente impossibili, facendo così divenire la Mobilità Aerea Urbana il mezzo più sicuro di muoversi mai creato dall’uomo.

Nonostante abbia preso questo volo centinaia di volte (migliaia forse?) è un’esperienza che non mi vede mai sazio: generalmente uso questo tempo per leggere un libro, spulciare le email oppure guardare le notizie del mattino ma spesso mi capita ancora di ritrovarmi affascinato ad osservare dall’alto la città che scorre veloce sotto di me, ad assaporare la vista unica ed incredibile che solo questo tipo di viaggio può offrire.

La metropoli che vedo dall’alto è cambiata molto nell’ultimo decennio e sta cambiando tutt’ora tantissimo: grazie alla Mobilità Aerea Urbana, alle infrastrutture a terra enormemente potenziate, a tutti i servizi di mobilità condivisa presenti ed ai Taxi autonomi, le strade sono diventate sempre meno caotiche e sempre meno brulicanti di veicoli, lasciando così più spazio al verde, alle persone, alla natura ed ai servizi di utilità pubblica. È la città delle persone, non più delle automobili.

Gli enormi progressi ottenuti dai droni negli ultimi anni mi permettono di leggere o sentire musica durante il viaggio senza rendermi minimamente conto del rumore dei rotori proveniente dall’esterno, ridotto ormai a poco più del ronzio di un’ape, e il livello di efficienza delle batterie fa in modo che questo drone possa compiere svariati viaggi tra i Vertiporti prima che sia necessaria una ricarica totale. Inoltre, non meno importante, l’approvazione della qualità, dell’efficienza e della sicurezza del drone su cui sto volando (ho dimenticato di menzionare che lavoro nell’Ente Nazionale Abilitatore e Certificatore) è un processo relativamente semplice a livello burocratico, specialmente da quando tutti gli attori coinvolti, grazie a normative chiare e condivise, riescono a lavorare in maniera del tutto agile e costruttiva.

Preso dai miei pensieri quasi non mi accorgo che il volo volge al termine e che la mia destinazione è già in piena vista. Dal mio sedile posso scorgere l’incredibile Vertiporto Centrale di Milano costruito solamente qualche anno prima per soddisfare la crescente domanda del servizio. Assomiglia in qualche modo ad un alveare gigantesco dal quale partono e atterrano continuamente droni di tutte le compagnie diretti e in arrivo da tutti gli altri Vertiporti sparsi nei dintorni. La struttura è costruita, come spesso accade, al di sopra della più importante stazione ferroviaria della città: EuropeanTrain infatti, quella che una volta a livello locale era nota come Trenitalia, ci ha visto lungo ed ha fornito le proprie strutture per l’integrazione di diversi Vertiporti in tutto il territorio europeo che hanno permesso di connettere in maniera pratica, semplice e funzionale i servizi di terra a quelli aerei creando dei veri e propri centri della mobilità urbana ed extra-urbana.

mobilità aerea urbana - vertiporto di Milano
Vertiporto di Milano Centrale

Una volta atterrato mi immergo nell’atmosfera frenetica ed affollata del Vertiporto: un gruppo di turisti stranieri appena atterrati si dirige verso la fermata dei taxi autonomi per andare a visitare una mostra d’arte in centro mentre una scolaresca si appresta a dividersi su alcuni voli per andare a studiare le attività di una delle innumerevoli fattorie didattiche presenti fuori città. Una piccola fila di persone attende pazientemente di unirsi ad un DroneTour: un servizio che offre voli turistici al di sopra delle bellezze storiche e tecnologiche della metropoli con tanto di voce narrante interattiva ad illustrarne storia e particolarità.

Il Vertiporto è una struttura tentacolare in cui è possibile fare decine di altre attività: cenare in una miriade di ristoranti tipici ed etnici, fare acquisti di ogni genere, andare al cinema, affittare spazi di lavoro condivisi o anche semplicemente godersi la vista della città dall’alto di uno degli splendidi giardini pensili presenti.


Fantascienza? La risposta è no. È semplicemente uno dei possibili scenari che entrano in gioco quando si parla di Mobilità Aerea Urbana. Il migliore dei possibili? Probabilmente si, motivo ulteriore per far sì che sia uno di quelli da valutare tra i probabili. Quello che è sicuro è che da alcuni anni a questa parte si è passati dal solo teorizzare scenari di questo tipo all’iniziare a metterli in pratica, partendo da varie start-up, centri di ricerca e società, tutte attivamente impegnate nel cercare di diffondere questa tecnologia su larga scala. Nel mondo, ad oggi, oltre 225 aziende di varie dimensioni e specializzazioni sparse in diversi paesi sono al lavoro per trasformare l’idea di quelle che da sempre chiamiamo, non senza un sorriso sulle labbra, “auto volanti” da fantascienza a realtà. L’emergere di questa nuova tipologia di mobilità viene ormai data per scontata, mentre il modo e la velocità con cui lo farà dipendono da una serie di fattori che determineranno il peso con cui la Mobilità Aerea Urbana impatterà sulla nostra vita quotidiana.

Vediamo alcuni di questi fattori:

Sviluppo delle tecnologie necessarie

Molto dipenderà dalla capacità e la velocità di alcune tecnologie particolari di svilupparsi nel modo più avanzato e affidabile possibile e a costi più accessibili di quelli odierni. Tra queste spicca in maniera particolare la tecnologia LIDAR, in grado di permettere agli aeromobili in volo di mappare lo spazio intorno a loro in modo da poter reagire autonomamente ad eventuali pericoli e modificarne di conseguenza il comportamento , così come succede per le auto a guida autonoma. Altro fattore fondamentale è la crescita della tecnologia DEP ovvero Distributed Electric Propulsion che coinvolge potenza, affidabilità, qualità e sicurezza dei motori elettrici indispensabili al modello di volo ecologico e sostenibile pensato per questo tipo di mobilità. Infine la tecnologia di comunicazione nota come ADS-B Automatic Dependent Surveillance – Broadcast giocherà un ruolo fondamentale per far sì che le collisioni tra aeromobili, in caso di congestione del traffico aereo o in mancanza di visibilità, diventino pressoché impossibili. I percorsi in rapida crescita che tutte queste tecnologie stanno percorrendo ci inducono a pensare che un futuro di Mobilità Aerea Urbana, simile a quello che abbiamo descritto all’inizio, possa non essere così lontano nel tempo.

Nuovi modelli di business per la mobilità aerea urbana

La tipologia e la quantità di servizi di mobilità, così come abbiamo imparato a conoscerli negli ultimi anni, si sta ampliando ad un ritmo piuttosto serrato. Pensiamo al bike sharing, al car sharing, a Uber Mobility o ai monopattini elettrici, tutti servizi pressoché inesistenti fino ad alcuni anni or sono. Mobilità condivisa, servizi on-demand o pay-per-use sono terminologie ad oggi sempre più familiari a chi ha necessità di muoversi regolarmente ma lo stanno diventando anche per chi ne usufruisce solo in maniera occasionale. Cosa hanno in comune? Sono tutte legate a modelli di business che hanno messo in discussione, in maniera incredibilmente rapida, il modo in cui la mobilità urbana è stata tradizionalmente concepita per decenni e che si sono affermati, a ruota l’uno dopo l’altro, in maniera veloce ed efficiente. Questo è avvenuto grazie a molti fattori: uno dei principali è senz’altro l’abbondanza di dati raccolti e analizzati attorno a questi business models che ha consentito e consentirà sempre di più ai fornitori di servizi di mobilità di anticiparne la domanda. In questo modo un servizio di Mobilità Aerea Urbana può essere spinto, una volta acquisite le tecnologie necessarie, ad integrarsi rapidamente ed efficacemente a tutti gli altri servizi di mobilità in un’esperienza di fruizione senza soluzione di continuità, come abbiamo provato ad immaginare nel nostro breve racconto iniziale.

mobilità aerea urbana - trend odierni

Evoluzione delle preferenze di consumo

Una grossa spinta potrebbe arrivare da una domanda sempre crescente da parte degli utenti in termini di convenienza, flessibilità, controllo e comfort nei confronti della mobilità urbana. Se questa tendenza dovesse sempre più consolidarsi, come pare stia accadendo, la Mobilità Aerea Urbana potrebbe rappresentare il punto di arrivo più alto e la risposta più concreta all’insieme di tutte queste richieste, fornendo agli operatori del settore un’occasione unica per rafforzare ed ampliare le relazioni con la propria clientela.

Regolamentazione dello spazio aereo

La legislazione è un argomento di grande interesse ed uno dei punti fondamentali su cui ruota il futuro della Mobilità Aerea Urbana. È necessario uno scenario di fortissima collaborazione tra tutte le parti interessate in modo da valutare, studiare e mettere in funzione uno scenario standardizzato che avvii l’integrazione dei droni nello spazio aereo urbano ed extra urbano, nazionale ed internazionale. I principali organismi giuridici (EASA in Europa) stanno lavorando da tempo su quadri di questo genere ma è proprio all’inizio del 2021 che la questione è esplosa attraverso il primo vero tentativo di regolamentazione internazionale tramite il progetto U-Space, un insieme di normative e di servizi volti a offrire un accesso sicuro ed efficiente dei droni negli spazi aerei, soprattutto in quelli urbani, già piuttosto densi di traffico. Oltre a questo EASA collabora attivamente con il settore privato dei costruttori per identificare, affrontare e superare le sfide normative e tecnologiche messe in campo dalla costruzione di aeromobili della tipologia necessaria a questo scenario di Mobilità Aerea Urbana.

Congestione ed inquinamento delle città

In Europa, così come nel resto del mondo, la mobilità è il principale sicario o ancora di salvezza, a seconda dei punti di vista, della qualità dell’aria degli ambienti urbani ed extra-urbani. Autorità, Organizzazioni Non Governative, Associazioni, regolamentatori e opinione pubblica spingono costantemente per restrizioni di vario genere, soprattutto nelle aree urbane più affollate, per salvaguardare l’ambiente e la salute delle persone che vivono o lavorano in questi contesti. Allo stesso tempo, la percentuale di popolazione che risiede nelle città o nelle loro immediate vicinanze è in costante ed inesorabile crescita, si stima infatti che l’80% circa dell’intera popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane ed in quelle subito limitrofe entro l’anno 2030. In uno scenario di questo tipo è imperativo ed estremamente urgente integrare nuove soluzioni alla Mobilità Urbana che riducano le emissioni nocive ma anche il consumo di energia, il congestionamento, il rumore e lo stress visivo, bilanciando al contempo la sempre maggiore richiesta di spostamenti veloci, economici, ecologici e senza soluzione di continuità. La Mobilità Aerea Urbana, sotto questo punto di vista, è un’occasione unica.


La Mobilità Aerea Urbana non riguarda dunque esclusivamente la diffusione delle “auto volanti” ma lo sviluppo dell’intero ecosistema, sociale ed economico, circostante. Ecosistema che richiede di sincronizzare molte attività tra cui quelle dei passeggeri, dei costruttori di aeromobili, delle infrastrutture, e dei legislatori all’interno di un ambiente di trasporto multifunzionale di una complessità enorme. Enormi sfide, quindi, controbilanciate da altrettanto enormi possibilità e da ricompense e soddisfazioni sostanziali per coloro che sapranno muoversi in maniera efficiente nell’ambito di queste sfide.

Per concludere: come sarà futuro della Mobilità Aerea Urbana? Da un lato, come abbiamo immaginato nel nostro racconto, l’emergere di droni con la tecnologia necessaria a supportare questo progetto potrebbe dare il via ad una vera e propria rinascita del settore dell’aviazione, segnando allo stesso tempo l’inizio di una nuova era del concetto di mobilità. D’altro canto, lo scetticismo sulle questioni di sicurezza, sull’inquinamento acustico, sull’avanzamento tecnologico, sulla congestione dello spazio aereo e sullo sforzo economico necessario potrebbero limitarne lo sviluppo ad una pallida ombra di ciò che sembra promettere ad oggi.  Solo seguendo lo svilupparsi delle variabili che abbiamo analizzato precedentemente saremo in grado di inquadrare, di volta in volta, la progressione verso uno scenario o la discesa verso quello radicalmente opposto.

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